Cosa cambia concretamente?
Fino ad oggi, per chi aveva interrotto gli studi o accumulato ritardi scolastici, era possibile – in determinate strutture autorizzate – recuperare fino a quattro anni in un solo anno accademico, sostenendo un esame di idoneità finale. Questa opportunità rappresentava, per molti, una scorciatoia per rimettersi in carreggiata e ottenere il diploma in tempi brevi.
Con il nuovo provvedimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, dal prossimo anno scolastico questa opzione sarà abolita. Sarà consentito al massimo il recupero di due anni in uno, mantenendo comunque la possibilità di rientrare nel percorso scolastico con serietà e continuità.
Il motivo principale è garantire qualità e solidità nella formazione degli studenti. Il rischio, negli ultimi anni, era quello di trasformare il recupero in un semplice percorso accelerato verso il diploma, spesso a discapito della reale acquisizione di competenze. La scuola non può e non deve diventare una scorciatoia, ma una palestra di crescita personale, culturale e civica.
Come sottolineato nella circolare ministeriale, “accelerare non può significare semplificare: ogni anno scolastico ha un valore formativo unico e irripetibile”.